A volto scoperto.

La pittura che parla di me.

 

Dipingere non è copiare servilmente il dato oggettivo, è cogliere un' armonia fra rapporti molteplici e trasporli in una propria gamma, sviluppandoli secondo una logica nuova e originale.

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È con questo atteggiamento di continuo rinnovamento, che oggi mi colloco nel filone della “Nouvelle Figuration ”, movimento artistico in opposizione al Realismo. Le mie opere, infatti, ripropongono immagini del vivere quotidiano, ispirandosi alle produzioni massmediatiche, in una chiave di lettura informale, in modo da raschiare la superficialità espressa dalle apparenze dei linguaggi, in modo da far risaltare l'idea primordiale. "Fotografie" di attimi di vita, ridotte a sei o sette colori non sfumati.